
Ara’s
Questa storia non è una storia, è un simbolo, come tutto ciò che ispira l’umano all’Essere.
Lei camminava lentamente, posava lo sguardo a terra e lo alzava solo per cogliere qualche albero con lo sguardo. Ne erano rimasti pochi, ma quando ne incontrava uno, solitario e malandato, le pareva che si muovesse verso di lei. Era in ritardo, ma non affrettava il passo.
L’aspettavano per cena, sicuramente avevano già iniziato a lamentarsi per la sua assenza. Li immaginava sbuffare, allungare il collo verso la porta mordendosi le labbra e tastare con forza i comandi per la cucina, riaccendendo il calore nelle sfere di vetro vaporose ricche di spume colorate.
Arrivò davanti alla villa sfarzosa e quasi accecante, l’occhio metallico che la seguiva si illuminò di color rosa confetto, e il cancello si aprì.
Ogni volta che andava in quella casa provava la stessa sensazione: la porta si apriva, ma lei percepiva chiusura...
Le Cronache di Ara’s.